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Il palazzo è a pianta rettangolare e si sviluppa su due piani; esso venne realizzato nella seconda metà del XVI secolo, quando i Caracciolo divennero feudatari di Atripalda, poiché il ristretto castello di Truppoaldo (XI secolo) non era in grado di accogliere la loro numerosa corte. L’edificio ospitò nei suoi saloni “l’Accademia degli Incerti” voluta dalla famiglia Caracciolo sulle sponde del Sabato. Oggi il palazzo, a causa delle condizioni atmosferiche e problemi burocratici legati all'eredità dell'intero edificio, riversa in uno stato di abbandono, che ha reso la struttura inagibile. I Giardini del Palazzo Al suo interno, un magnifico parco, ricco di alberi secolari e piante esotiche, tutelato da uno speciale vincolo della Soprintendenza fin dagli inizi del secolo scorso. alla fine del XVI secolo furono completati i quattromilacinquecento metri quadri di verde con piante rare, fontane e giochi d’acqua. Arricchiti da una raccolta di sculture, fontane e dall’antico cedro dell’Himalaya La disposizione è quella classica del ‘700 con i viali disposti a croce greca ed una grande fontana centrale, a fare da sentinella al giardino è rimasta soltanto la poderosa statua del Fauno, molte altre pregevoli opere d’arte sono state trafugate, compresa la scultura della Ninfa. Fino agli anni ’70 la sorgente del Braione che scendeva dalla collina di Via Serino scorrendo all’interno del giardino, è stata utilizzata dai cittadini come fonte di acqua pubblica. Dall’altra parte domina lo scenario uno degli alberi monumentali più belli della regione Campania, il cedro dell’Himalaya con i suoi centocinquanta anni di vita e il fusto largo cinque metri, nello stesso punto anche anche la particolarissima e suggestiva Fontana del Pipistrello.

Costruito vicino al Castello Truppoaldo, il Palazzo Caracciolo è stato edificato nel 1564. Tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, fu la residenza della famiglia Caracciolo. Ha uno stile tardo-rinascimentale, è a pianta rettangolare e si sviluppa su due piani. Il secondo piano presenta ampie balconate. Un vasto parco, arricchito di piante rare, fontane e giochi d'acqua, impreziosisce sia il retro che il prospetto principale del palazzo. Il 30 aprile del 1912 è stato dichiarato monumento nazionale