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Monteforte Irpino


In una posizione strategica a metà strada tra i boschi rigogliosi dei Monti del Partenio e la città di Avellino, Monteforte irpino è un borgo dalle mille sfaccettature, tutte ricche di fascino e leggenda L’insediamento sorse in età longobarda attorno al Castello i cui ruderi dell’antico impianto normanno, ancora oggi, si scorgono senza difficoltà da ogni angolazione della valle sottostante. Monteforte era un feudo angioino quando fu ceduto da Carlo I al conte Guy de Montfort, Signore di Leicester, da cui evidentemente trae origine il toponimo della città. Il maniero simbolo del borgo sorge sulla Collina di San Martino e, in qualità di roccaforte strategica, fu fatto ristrutturare prima da Federico II e poi dallo stesso Carlo d’Angiò che lo trasformò in una delle sue residenze estive. Nonostante oggi resistano solo i resti dell’antica cinta muraria e una torretta, attorno al castello si svilupparono la vita e i commerci del borgo che conosciamo oggi. In prossimità dei ruderi del Castello sorge anche la Chiesa di San Martino, dedicata al Santo patrono, che proprio grazie alla sua posizione preminente rispetto alla torretta angioina veglia sul borgo di Monteforte e sulla valle sottostante. Edificio religioso antichissimo è stato più volte danneggiato dagli eventi sismici che da sempre colpiscono la zona. Ricostruita nel 1456 dalla famiglia Loffredo, feudataria della zona, ha perso la sua cupola cinquecentesca dopo il terremoto del 1805. Altri rimaneggiamenti sono stati causati dal terribile evento tellurico del 1980, ma nonostante questo la Chiesa, con la Cappella dedicata al Santo patrono e il fonte battesimale in marmo pregiato, continuano ad avere il fascino dei tempi passati.