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Lauro


Incuneata tra i boschi e i monti che dominano il Vallo, Lauro è una delle ambientazioni più fiabesche della provincia di Avellino Secondo la tradizione, la città fu fondata da Ercole che, di ritorno da Pompei, fu salutato dagli abitanti del luogo con rami di lauro. L’antico insediamento romanico, però, ebbe un grande sviluppo soprattutto nel periodo che va dal Medioevo all’età napoleonica quando assurse a ruolo di feudo marchesale di importanza strategica per tutto il Vallo. Lauro è ricordata anche come patria di Umberto Nobile, ingegnere e generale dell’Areonautica militare, protagonista di due straordinarie trasvolate al Polo Nord a bordo di dirigibili da lui progettati, le cui imprese sono ricordate nel Museo a lui dedicato nel palazzo rinascimentale Pignatelli Ricca di architetture religiose, come l’ex Chiesa e Monastero delle Rocchettine di Gesù, Maria e della Santissima Trinità, e rinascimentali, come il Palazzo del Cappellano o dei Tufi, l’attrazione principale di Lauro è comunque il Castello Lancellotti, edificio di origine longobardo-normanna che si sviluppa sul cosiddetto primo sasso del Vallo di Lauro nei pressi di un monumentale giardino ottocentesco dominato al centro da una fontana circolare. Grazie ad una varietà di stili architettonici che toccano il gotico, il rinascimentale, il barocco e il neoclassico alla scuderia, che conserva una notevole statua seicentesca, e al piccolo portale che sul giardino segreto, il Castello Lancellotti oggi ospita un importante museo storico ed è una tra le più suggestive e meglio tenute dimore storiche di tutta la Campania.