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Cervinara


La straordinaria fertilità dei suoi suoli e la formidabile impronta storica lasciata da un passato glorioso fanno di Cervinara una delle città più affascinanti dell’intera provincia di Avellino Secondo una leggenda che non si discosterebbe tanto dalla realtà, Cervinara affonderebbe le proprie radici già nell’età romana, quando, attorno ai primi insediamenti nella zona fu eretto un altare dedicato alla dea delle messi Cerere. Il toponimo “Cerbinara”, tuttavia, compare per la prima volta a metà dell’800 in un contratto di donazione fatto dai monaci vincenziani in favore del principe di Benevento. Dall’età longobarda in avanti, Cervinara fu al centro di numerosi feudi come quello dei Filangieri, dei Carafa e dei Caracciolo, che ne favorirono lo sviluppo agricolo. Un ruolo importante la città lo ricoprì, però, soprattutto nel periodo risorgimentale, partecipando attivamente ai moti carbonari del 1820 e del 1848. Visitare i principali luoghi di interesse della città significa ripercorrere la storia secolare di Cervinara. Si può partire dai ruderi del Castello medievale a pianta quadrata che da una falda del monte Pizzone dominavano l’omonima frazione, passando per il Palazzo marchesale della famiglia Caracciolo, dimora storica di straordinaria bellezza, trasformata oggi in location esclusiva per matrimonio ed eventi prestigiosi, fino all’Abbazia del patrono San Gennaro, in località Ferrari, trasformatosi nel tempo prima in Chiesa collegiale e poi nel Santuario dedicato alla Madonna Addolorata, in stile romanico a tre navate, dove spicca l’altare maggiore dedicato al patrono e consacrato per ben due volte dal Cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII.