Città della Concia e dell’arte Barocca campana a metà strada tra i Monti Picentini e la Valle dell’Irno, Solofra è uno dei centri più ricchi di storia e di cultura dell’Irpinia
Insediamento strategico tra la Valle del Sabato e quella dell’Irno, sin dal periodo sannita, Solofra ha rivestito un ruolo strategico in questo brano d’Irpinia e la cui influenza sul resto del territorio crebbe nel periodo longobardo quando si definì il borgo come lo conosciamo oggi attorno alla splendida Collegiata di San Michele Arcangelo, patrono della città. Riedificata nel XVI secolo in sostituzione della bizantina Pieve di Sant'Angelo e Santa Maria, la Collegiata rappresenta uno dei principali luoghi di culto e di beltà di Solofra e dell’Irpinia, un inestimabile gioiello di arte barocca, in cui trovano posto le 42 tele raffiguranti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento dipinte da Francesco Guarini e Giovanni Tommaso, nonché notevoli opere di Giovan Bernardo Lama, Francesco e Angelo Solimena, artisti solforani.
Solofra è conosciuta in tutto il mondo per la concia delle pelli ovine e caprine utilizzate dai grandi brand del lusso e della Haute Couture. Attività autoctona nata in località Toppolo in tempi antichissimi e legata alla pastorizia, con sistemi rudimentali in fosse a cielo aperto, fiorì nei secoli grazie alle favorevoli condizioni meteoclimatiche ed orografiche della zona, fino al grande sviluppo in età contemporanea quando la lavorazione della pelle assunse una connotazione propriamente industriale e trasformo Solofra in uno dei tre principali distretti industriali conciari d’Italia e d’Europa. Sede attuale del Municipio, il Palazzo Ducale Orsini è uno dei siti di maggior prestigio storico ed artistico di Solofra. Opera dell’architetto Floro Campanie, è un monumentale edificio in stile rinascimentale, fatto costruire nel XVI per volontà dei feudatari del tempo, la famiglia Orsini di Gravina che governarono la città fino alla fine del Feudalesimo.