Circondato da boschi e adagiato su uno sperone scosceso a strapiombo sul fiume Sabato, Prata è un borgo dalle origini antichissime che affonda le proprie origini nel periodo paleocristiano
Abitata fin dall’antichità, il primo nucleo di insediamenti risale, però, alla dominazione Longobarda del VI secolo dopo Cristo. Il feudo di Prata nel corso dei secoli è stato tenuto da diverse famiglie nobiliari, la più importante è quella degli Zamagna di Dubrovnik che dimorarono nell’attuale Palazzo Baronale che prende proprio il nome dalla dinastia dalmata, prima di passare in mano ai Di Marzo che cedettero l’edificio al Comune nel 1925. Eretto sui resti di un antico maniero medievale del XIII secolo, il palazzo è stato al centro di tutte le principali vicende storiche di Prata. All’interno di questa maestosa costruzione trovano posto soffitti affrescati da soggetti naturalistici e mitologici e l’antica Cappella di San Michele accessibile sia dall’arco del palazzo sia dalla camera privata del barone.
Tra i monumenti più antichi di tutta l’Irpinia, la Basilica Maria Santissima dell'Annunziata è il luogo di maggiore interesse storico-archeologico e architettonico di tutta la Valle del Sabato. La sua straordinaria importanza nella storia dell'arte e del cristianesimo è testimoniata dalla visita regale che fece Umberto di Savoia edere al trono d’Italia nel gennaio del 1932. Nel piazzale antistante la basilica sono emersi i resti di due antichissime chiese concentriche la prima di queste probabilmente risalente all’età longobarda. La basilica attuale presenta diversi elementi di spicco come due colonne con capitelli corinzi, la rappresentazione della Vergine Orante di età bizantina e diversi affreschi all’interno della Grotta dell’Angelo, ricavata in un anfratto dove nel VI secolo sorgeva una Catacomba di età paleocristiana.