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Pago del Vallo di Lauro


Le origini di Pago del Vallo di Lauro sono incerte, ma vari reperti archeologici, come colonne marmoree, pavimenti templari e resti di ville rustiche, indicano che il centro fosse abitato già in epoca romana. All’epoca, Pago ricopriva probabilmente un ruolo importante grazie alla fertilità dei terreni e alla posizione strategica nel Vallo di Lauro. Tuttavia, con l’arrivo dei Longobardi, le attività amministrative si trasferirono a Lauro, portando a un declino relativo del villaggio. Nel Medioevo, Pago divenne feudo dei Lancellotti e in seguito dei nobili De Capua e Cutillo, che mantennero vive le attività agricole. Nel Settecento, il paese subì saccheggi e devastazioni durante le incursioni delle truppe francesi e borboniche, che causarono notevoli danni fino al 1860, quando entrò a far parte della provincia di Avellino. Nonostante questi eventi, Pago ha conservato le sue tradizioni agricole, specializzandosi nella coltivazione di vite e ulivi, che ancora oggi caratterizzano la sua economia.