Cittadina arroccata alle falde meridionali del monte Partenio, con incastonato su di un pianoro che sovrasta la Valle del Sabato, il Santuario di Montevergine, luogo mistico di spiritualità e pace immutati nel tempo
Trait d’union tra il capoluogo Avellino e il principale luogo di culto d’Irpinia Montevergine, Mercogliano è la porta di ingresso del Parco Regionale del Partenio
Il borgo, dopo le guerre sannitiche, ospitò una colonia romana che decise di mantenere inalterato il nome Mercurianum, dovuto al culto del Dio Mercurio, e oggi, insieme ad Avellino, Atripalda, Monteforte e Aiello del Sabato costituisce il sistema urbano di Avellino.
Mercogliano si divide in frazioni, due su tutte di estrema importanza: quella di Montevergine sede dell’omonimo Santuario mariano e con cui è collegato attraverso l’omonima Funicolare, seconda in Europa per dislivello con pendenze del 64%, e Capocastello, antico borgo medievale distrutto da un terribile incendio nel 1656 ma ancora abitato e ricco di fascino come la sua porta dei Santi, unico ingresso al Castello sopravvissuto al tempo, e dal quale si dipanano vicoli e stradine che toccano le numerose chiese erette tra il XVI e il XVII secolo.
I primi insediamenti nell'attuale territorio di Mercogliano risalgono già all'epoca romana: in località Alvanella, infatti, è stata rinvenuta una colonna militare romana, testimonianza di un asse viario che, tuttora, collega l'Irpinia a Napoli. Ulteriore prova di tali nuclei abitativi è il forte culto nei confronti del dio Mercurio, la cui immagine, oggi, campeggia sullo stemma civico.
La fondazione dell'odierna Mercogliano risale, tuttavia, al periodo di dominazione longobarda, quando una colonia di profughi, proveniente dalla distrutta Abellinum, si stanziarono sulla collina dove, oggi, sorge il centro cittadino. In origine casale di Avellino, viene nominata per la prima volta in un documento del 982. Con la costruzione del Castello, avvenuta negli anni Mille, Mercogliano acquisì una propria autonomia, sotto Enrico di Sarno, subfeudatario del conte di Avellino Rainulfo.
In seguito, Mercogliano fu amministrata da Ruggiero Dell'Aquila, prima di essere assorbita dall'Abbazia di Montevergine e di rientrare, infine, nelle rendite feudali della Santa Casa dell'Annunziata di Napoli.
Clima
Clima caldo e temperato.
Esiste maggiore piovosità in inverno che in estate.
La temperatura media annuale di Mercogliano è 13.8 °C.
La media annuale di piovosità è di 1111 mm.
Territorio
Mercogliano sorge a 550 m s.l.m.