Le origini di Melito Irpino sono avvolte nel mistero. Tra le ipotesi formulate a partire dai reperti rinvenuti a fine Ottocento, vi è la possibile identificazione del sito con l'antica città romano-sannitica di *Melae*, da cui deriverebbe anche il nome "Melito".
Il primo riferimento storico documentato risale al periodo normanno, tra il 1142 e il 1164, quando il borgo medievale era già parte di un sistema feudale. Nei secoli successivi, Melito passò sotto il controllo di numerose casate nobili: inizialmente i De Forgia e i Landolfo di Grottaminarda, seguiti dai Conti di Gesualdo e successivamente dai conti di Ariano, dai Della Marra, dai D’Aquino, dai Caracciolo e dai Pagano, fino alla definitiva abolizione della feudalità nel 1806.
Purtroppo, il terremoto del 1962 distrusse gran parte del patrimonio storico e architettonico di Melito Irpino, lasciando come testimoni dell’antico borgo soltanto i ruderi del Castello e la Vecchia Chiesa di Sant’Egidio, che preservano la memoria del passato medievale del paese.