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Marzano di Nola


Marzano di Nola, come molti centri del Vallo di Lauro, ha origini etrusche, testimoniate dal ritrovamento di frammenti di ceramiche decorate nei tipici colori rosso e nero dell’epoca. Dopo la caduta della potenza etrusca, nel V secolo a.C., l’area vide la nascita della nazionalità osca, risultato dell’incontro tra Sanniti e Opici. Durante la guerra civile romana tra Mario e Silla (90-80 a.C.), il territorio di Marzano subì ripetuti saccheggi, inclusi quelli condotti dalle forze di Spartaco. Intorno al 594 d.C., Marzano cadde sotto il controllo dei Longobardi e divenne parte della Longobardia minore, entrando poi nel Gastaldato di Nola. Il borgo offrì rifugio temporaneo al vescovo Basilio, in fuga dalle incursioni. Nei secoli successivi, fu conteso tra Longobardi e il Ducato di Napoli, che infine lo annesse stabilmente nella prima metà del X secolo. Un evento tragico nella storia di Marzano è l’Eccidio del 26 aprile 1799, quando, durante la Rivoluzione partenopea, undici persone, tra cui il parroco don Venanzio della Pietra, persero la vita in una sanguinosa incursione delle truppe francesi.