Dalla forte vocazione turistico - ambientale, tra castagneti, faggeti e sorgenti incontaminate, Chiusano é la meta privilegiata degli escursionisti che vogliono partire alla scoperta del monte Tuoro
Tra rigogliose colline che oltre a connotare un paesaggio naturalistico impareggiabile e aria salubre sono anche ricche di vigneti, uliveti, cereali e castagneti, Chiusano di San Domenico è il territorio da cui nasce il torrente Vallone Grande che attraversa i comuni di Candida, Montefalcione, Pratola Serra. Le origini del paese attuale risalgono alla dominazione dei Longobardi che tra il X e l’XI secolo trasformò il borgo con la costruzione del Castello che guarda verso il Ducato di Benevento svettando sulla valle di San Marco che a causa di effetti cataclismatici fu abbandonato nel XIV secolo.
Tra i monumenti identitaria del borgo, la Chiesa di San Domenico ha un posto d’onore. Prima del terremoto del 1980 al suo interno erano ospitate tele ed effigi della Madonna e del Santo, nonché il sepolcro della principessa Maria Cristina Carafa. Purtroppo, di quell’arredo oggi sopravvivono solo alcune pitture sulle pareti laterali che rappresentano la vita e i miracoli di santi venerati dalla comunità. DI particolare interesse è invece il progetto di arte diffusa LimesN che ha portato a Chiusano opere d’arte murale e sculture di autori contemporanei nazionali e irpini come Fiore Iorillo e Lucio Perone, Davide Brioschi e Teresa Sarno, Vito Ferrante e Minci Arte, posizionate in zone simboliche del paese.