Paese della luce, del buon vino e dell’olio di qualità, Castelfranci è un grazioso borgo medievale che sovrasta la valle del Calore in una posizione strategica tra i Ducati di Benevento e Salerno
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso è uno dei monumenti di maggior pregio di Castelfranco. Costruita per volere popolare, secondo la leggenda, dopo che una donna del posto fu visitata in sogno dalla Vergine, conserva la sua splendida facciata settecentesca con tre portali che affacciano sulle tre navate interne e una torre campanaria. Al suo interno sono conservate due tele di Matteo Vigilante, la prima raffigurante l'Immacolata e la seconda dedicata alla "Madonna del Soccorso".
Luogo d’attrazione laico di Castelfranci è invece Palazzo Vittoli che lega la sua storia di dimora gentilizia di inizio ‘800 in stile neoclassico con delle puntate nell’arte Liberty del Novecento. È stato sede della Carboneria castellese durante il Risorgimento italiano con la “vendita” denominata “I Difensori della Patria” comandata dal Capitano Casimiro Celli, ritratto in alta uniforme in un’antica tela esposta proprio all’interno del palazzo residenza. Il nome dell'edificio, però, è dato dalla famiglia Vittoli, che acquisì l’edificio quando Celli e suo fratello Basilio, furono imprigionati e non fecero più ritorno a Castelfranci. Evento che ricopre una notevole importanza per la comunità castellese è la Notte re la Focalenza, che si tiene a dicembre quando il borgo viene illuminato a giorno da decine di falò ed è allietato da musica popolare itinerante e stand enogastronomici in cui trovano spazio le eccellenze del territorio come la maccaronara, piatto tipico a base di pasta e ragù di carne, e l’Aglianico dei colli.