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Calabritto


Incastonato tra vette imponenti, vasti altipiani e innumerevoli cascate, Calabritto è un tesoro naturalistico nel cuore della Valle del Sele nonché tappa obbligatoria per tutti gli amanti del acqua-trekking e dell’escursionismo Se ci si vuole immergere in una natura incontaminata, declinata attraverso le Montagne più alte e le cascate con il maggior dislivello d’Irpinia, il borgo di Calabritto rappresenta una delle mete più suggestive della Campania. Sul suo territorio svettano il Monte Cervialto (1809 metri) e il Monte Polveracchio (1790 metri) e sono presenti almeno 14 cascate con ben 23 punti di caduta come quello del Rivezzuolo con i suoi 80 metri di dislivello. Bellezze paesaggistiche che fanno da cornice al borgo medievale di Quaglietta e al suo Castello longobardo a pianta quadrangolare al cui interno, negli anni, è stato allestito l’Albergo Diffuso omonimo che offre ai turisti appartamenti e strutture ricettive dotate di tutti i comfort in uno scenario fiabesco. A dominare tutto il paesaggio sottostante della Valle del Sele, il Santuario di Santa Maria della Neve, rappresenta uno dei luoghi di culto più affascinanti di tutta l’Irpinia d’Oriente. Edificato intorno al XV secolo a ben 945 metri di altezza, la Chiesa è abbellita da un portale in pietra e da una torre campanaria quadrangolare. Altro luogo molto caro alla comunità calabrittana è la Chiesa rupestre dedicata alla Madonna del Fiume, ricavata in una suggestiva grotta carsica, resa accessibile da un percorso naturalistico protetto. La Chiesa è legata ad una credenza pagana che racconta di partorienti che si recano nella grotta per bere l’acqua stillata da una stalattite a forma di mammella e avere abbondanza di latte dopo la gravidanza.