Come una balena verde e gialla che emerge da un mare di erba e fieno, così Cairano saluta i visitatori che seguono il corso del fiume Ofanto e si immergono nel cuore dell’Alta Irpinia
Situato a quasi 800 metri sul livello del mare e abitato da meno di 300 abitanti, il borgo di Cairano è un borgo consacrato al vento, alla contemplazione e alla lentezza. La sua posizione strategica, a metà strada tra la valle dell’Ofanto e quella del Sole, ha reso favorevoli gli insediamenti umani sin dall’età del Ferro. Questo la rese una cittadella ideale da fortificare sia in età romana che longobarda a difesa dei territori e della vicina Compsa. Il borgo, attraversato da un fortissimo spopolamento a partire dal dopoguerra, nel 1963 è stato set cinematografico del film “La Donnaccia”, una perla del cinema neorealista, tratto dai testi di Camillo Marino e Giacomo D'Onofrio, intellettuali irpini di spicco e ideatori della rassegna di Arte cinematografica “Laceno d'Oro”. Oggi Cairano è un teatro a cielo aperto per le principali e più affascinanti manifestazioni culturali che si svolgono in Irpinia durante l’estate. Paese natale dello scenografo e creatore di eventi Franco Dragone, fondatore del Circque du Soleil, il borgo è stato attraversato negli ultimi 10 anni da un Rinascimento culturale che ha portato all’ombra della Rupe appuntamenti di grande richiamo come la kermesse Cairano 7X, festival di arte e visionarietà che ha l’obiettivo di promuovere la bellezza del borgo, o le masterclass dello stesso Dragone sui mestieri dello Spettacolo che hanno portato alla realizzazione di un anfiteatro en plein air come l’Odeon. Ma anche Recupera Riabita, evento dedicato alla bio-architettura nei piccoli paesi e nelle aree interne o Borgo Fiorito, evento caratterizzato da creazioni artistiche floreali in spazi pubblici e privati del borgo.
Situata sulla cima del grosso banco tufaceo che fa da altare al paese dei Coppoloni, volendo utilizzare il titolo del libro dedicato a Cairano da Vinicio Capossela, la Rupe di Cairano è senza dubbio il motivo principale per inerpicarsi tra le nuvole e arrivare attraverso le stradine in pietra fino al centro storico. Dalla rupe è possibile godere di uno dei paesaggi più emozionanti e spettacolari di tutta la Campania. Da qui, lo sguardo può abbracciare tutta l’Irpinia, sorvolando borghi incantevoli come quelli della vecchia Compsa, di Andretta, di Nusco e di Sant’Andrea di Conza o spaziare lungo la valle dell’Ofanto e del Sele fino al Vulture in Basilicata. In uno dei punti più panoramici della rupe, nel 2019 è stato installato l’Organo del vento, un sistema di tre gruppi di sette canne in zinco e titanio, le più alte raggiungono i 5 metri e hanno un diametro di 20 centimetri, innestate in tre basi di legno cave in cui il vento si raccoglie per generare accordi naturali che si modulano a seconda della direzione e dell’intensità del vento. Cairano, inoltre, è il luogo ideale per gli amanti del volo libero che ogni anno, verso la fine di luglio, si danno appuntamento per la Festa dell’Aria e lanciarsi dalla rupe col deltaplano o in parapendio e provare l’ebrezza del vuoto.