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Baiano


Luogo di tradizioni secolari, spia di un passato ricco di storia e cultura, Baino è il cuore del Mandamento e centro nevralgico della Bassa Irpinia Primo paese della provincia di Avellino per chi proviene da Napoli seguendo la lingua d’asfalto dell’Autostrada, Baiano è la vera e propria porta d’ingresso da ovest dell’Irpinia. Castrum romano, possedimento longobardo assoggettato al Ducato di Benevento e poi feudo della Baronia di Avella, Baiano è un paese ricco di storia e di tradizioni secolari. La più importante delle quali è quella del Maio che dal 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, e fino alla vigilia di Natale, coinvolge la comunità baianese nello svolgimento delle cosiddette “Mess’e notte”, celebrazioni notturne di origini pagane che si sviluppano dalle 5 del mattino fino all’alba e che culminano nel giorno di Santo Stefano Protomartire, quando l’albero più grande, il Maio in onore della Primavera, viene offerto come sacrificio propiziatorio e segno di ringraziamento della comunità al Santo. Tra ulivi secolari che impreziosiscono colline rigogliose, nella quota più alta del territorio di Baiano, sorge l’Eremo di Gesù e Maria, luogo di eremitaggio prima, di pellegrinaggio, poi, che è stato cantato anche da Virgilio nelle Georgiche. Un lungo intervento di restauro conservativo, iniziato a metà del Settecento con Sant’Alfonso de Liguori e portato a completamento soltanto nel 2002, oggi ce lo mostra in tutto il suo originario splendore declinato attraverso la cappella rettangolare, l’altare in muratura semiellittica e i due antichi altari in muratura.