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Bagnoli Irpino


Terra di tartufi e di formaggi che insaporiscono un territorio pedemontano tra i più suggestivi d’Italia, Bagnoli è la porta d’ingresso dei Monti Picentini Abitato sin dall’anno Mille avanti Cristo dai Sanniti che si erano rifugiati in terra irpina, Bagnoli ha avuto il primo grande sviluppo durante la dominazione longobarda prima e normanna subito dopo, ma è con i Cavaniglia nel XV secolo, che il borgo diventó autonomo rispetto a Montella e famoso per l’artigianato, l’agricoltura e le arti. A testimoniare un passato glorioso e ricco di storia e di cultura le tante chiese e i palazzi che puntellano e impreziosiscono tutto il territorio pedemontano di Bagnoli. La Collegiata di Santa Maria Assunta, ad esempio, databile intorno al 900, è un piccolo gioiello di età longobarda a croce latina il cui coro ligneo con mirabili intagli artistici con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento è stato dichiarato Monumento nazionale. Il complesso monumentale di San Domenico, invece, è una costruzione composita, con una chiesa costruita nel XV secolo, uno studentato edificato nel Seicento per volere di padre Ambrogio Salvio, confessore dell’imperatore Carlo V in cui sono presenti opere di Marco dal Pino di Siena e un campanile alto 30 metri che svetta su tutto il borgo. L’edificio laico più famoso di Bagnoli è Palazzo Tenta. Costruito per ospitare i notevoli artigiani del baco da seta nel Cinquecento, che in questo luogo eseguivano la tintura dei tessuti lavorati, da qui il nome Tenta, nei secoli ha ospitato anche il Municipio. Oggi è la sede della Pinacoteca comunale dove sono presenti opere di Michele Lenzi e Achille Martelli. Il centro storico, nel suo insieme, e il fiore all’occhiello di Bagnoli. Dall’inconfondibile impianto ottocentesco con le tipiche stradine in acciottolato ripide e strette, si sviluppa attorno al nucleo originario della Giudecca, quartiere di chiara impronta ebraica edificato tra il XIV e il XV secolo.