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L'antica fortezza medievale, situata sulla sommità di un colle per proteggere l'area circostante, testimonia le varie dominazioni che si sono succedute nel tempo. Ha subito numerosi interventi di restauro e ricostruzione, in particolare durante le epoche svevo-angioina e tardo-aragonese. Nel 1650, la fortezza fu trasformata in dimora nobiliare dai duchi Macedonio e, successivamente, appartenne anche alla famiglia Caracciolo. L'ultimo restauro, avvenuto nel 1996, ha visto l'adattamento degli ambienti per ospitare gli attuali proprietari. Nonostante le molteplici modifiche strutturali, il castello mantiene il suo aspetto quattrocentesco, caratterizzato da una pianta rettangolare, con una cortina esterna in pietra calcarea interrotta da finestre rettangolari e rafforzata da quattro torri agli angoli, tre di forma cilindrica e una con base quadrata. L'accesso è segnato da un imponente portale in pietra del 1690, decorato con una volta affrescata. L'ampio cortile centrale, provvisto di una cisterna-pozzo, è circondato dagli appartamenti superiori. Al piano terra si trova la Cappella Palatina, datata 1690, decorata con stucchi e affreschi pregiati e usata come luogo di culto fino al XVIII secolo.